Zehra Druskić è nata e vissuta sempre a Sarajevo, dove ha frequentato anche la Facoltà di Filosofia. Non ha avuto un’infanzia facile: quando era piccola la guerra ha devastato il suo Paese e lei ha dovuto imparare a sopravvivere. È stata una lezione di vita molto dura! Ma Zehra non ha comunque mai voluto abbandonare la sua città, dove oggi vive felice insieme al marito e ai loro due figli. Per Zehra, che dal 1997 lavora presso l'ambasciata italiana a Sarajevo, la capitale bosniaca è una città unica e speciale.
È infatti situata in una conca circondata tutt’intorno da colline dove gli abitanti del luogo amano trascorrere il proprio tempo libero; La meta più amata tra tutte è da sempre il monte Trebević. Da piccola, Zehra saliva sulla cima della collina con la vecchia cabinovia: l’impianto, costruito nel 1959, raggiunse fama mondiale con i Giochi Olimpici del 1984 grazie alla sua posizione strategica in vicinanza della pista da bob, che garantiva un’ottima visuale delle gare dall’alto. La funivia andò poi distrutta durante la guerra che devastò il Paese tra il 1992 e il 1995, mettendo così fine anche alle gite sul monte Trebević.
Oggi Zehra può finalmente riprovare le stesse emozioni di quando era bambina mentre osserva dall’alto la sua città: “Arriva un momento nella vita in cui bisogna decidere se andarsene o restare. Ora, guardandomi intorno e osservando la città, so di aver preso la decisione giusta.”